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ilcorponelsuono
il Corpo nel Suono 2016
2° convegno internazionale sui temi delle relazioni tra musica e danza
28 ottobre ⎪ 1 novembre 2016
Accademia Nazionale di Danza 
​Roma
"Il Corpo nel Suono" approda alla seconda edizione, grazie al riscontro sorprendente ottenuto lo scorso anno. Quel riscontro, testimoniato anzitutto dalla curiosità e dalla passione di coloro che vi hanno partecipato, ci ha dato la misura di essere sulla giusta strada, quella in cui musica e danza, come tutti i sistemi, hanno bisogno di essere indagate a partire dal loro rapporto, prima ancora che dai loro linguaggi individuali; come a voler disegnare una cartografia fatta di vie di comunicazione anziché di luoghi.

L’edizione di quest’anno è stata composta come una partitura in cui le sezioni obbligate sono affiancate da diversi ad libitum, cadenze lasciate alla libertà e all’iniziativa di chi vorrà esserci. Sarà così per i confronti aperti di “Piano Circus”, dedicati alla pratica musicale nella lezione di danza e ugualmente  per le sessioni di “Scena aperta”, jam di improvvisazione con musicisti e danzatori.

L’ambito della collaborazione musicale nella lezione di danza si avvarrà anche degli approfondimenti di Marco Melia, sull’uso dell’elettronica, di Karen McIver, sull’importanza dell’esperienza improvvisativa. Quest’ultimo intervento, assieme a quelli di Kim Helweg e Antonio Sorgi, sarà parte degli “Scambi di Formazione”, riflessioni e contributi emersi in Europa dai percorsi di formazione del musicista della danza.

Nell’ambito degli interventi volti ad approfondire l’interazione tra suono e movimento, si collocano i laboratori di Ivan Mijacevic, di Massimo Carrano, di Marco Ariano, di Mounir Saeed e quello di “Body Percussion” di Keith Terry, che sarà anche in scena in una performance individuale.
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Nel territorio della memoria, come occasione di rilancio e comprensione del presente, si inseriscono sia gli incontri di Erin Brannigan, che esplora tre incroci chiave tra musica e danza nel ‘900, sia una ricognizione di diverse composizioni inedite di Louis Horst, riaffiorate dalla collezione musicale di Suzanne Knosp.


L’ultima giornata sarà dedicata ad una riflessione collettiva su alcuni dei tanti temi pertinenti al ruolo del musicista nella danza. A dispetto degli occasionali tentativi di voler rimettere in discussione questa figura, di volerne derubricare la funzione irrinunciabile, noi continuiamo a proporre la visione, l’esperienza creativa e la ricchezza dei tanti artisti assieme ai quali tracciamo quella mappa nella quale non smettiamo di riconoscerci.

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